Miss Fallaci
Ho visto tutti gli episodi in un giorno e mezzo, tanto mi ha preso.
Conoscere uno spaccato biografico della grande Oriana Fallaci mi ha fatto riflettere su alcuni aspetti de Il sesso inutile, ovvero le donne.
La scrittrice è tuttora nota, a quasi vent’anni dalla sua morte, per la sua tenacia di giornalista nei paesi più integralisti e per il suo immenso coraggio come inviata di guerra… e addirittura per essere stata un’adolescente partigiana. Non sono qualità comuni a tutte le donne, ma, d’altronde, pochi uomini oggi possono vantare tali virtù.
Eppure, dietro tanta forza, quanta fragilità!
Una fragilità così pesante da piegare la schiena, così assordante da spegnere l’udito. Sembra un controsenso evidente. Alcuni potrebbero alludere alla solita maschera della donna cazzuta ma fragile, quella che si protegge con uno scudo per paura di soffrire…
BALLE! TUTTE BALLE!
Quella fragilità è la vera forza di una Donna – e uso la D maiuscola perché non è per tutte. Ma perché? Da dove nasce questa forza? Di certo non è quella fisica.
Attraverso la straordinaria interpretazione di Miriam Leone, emerge quanto Oriana amasse nella vita. Amare nel senso più puro del termine: amare la propria libertà, il diritto di esprimersi, l’amore per una vita senza restrizioni imposte, l’amore verso qualcun altro. Ed è proprio lì che molte donne – soprattutto le più forti – cadono o, per così dire, perdono. Perché l’essere umano, senza distinzione di genere, non è abituato all’amore puro e incondizionato. Forse non lo conosce affatto.
Nemmeno la maggior parte dei genitori ama realmente i propri figli, se deve imporre loro aspettative e desideri. Volere il bene di qualcuno senza chiedere nulla in cambio è il vero amore. Ma proprio quel vero amore, se rimosso il “vero”, uccide chi lo prova e spaventa chi lo riceve. Perché oggi niente si fa per niente. Questa è la normalità.
E il problema è quando ami troppo.
Soprattutto se sei una donna.
E Oriana ha amato troppo.
E quanta rabbia in Lei, come in noi tutte, quando ogni singolo giorno combatti una guerra con il mondo intero per poter essere semplicemente te stessa. E, come se non bastasse, combatti anche dentro di te, contro i sensi di colpa per essere diversa dalle altre. Perché ti fanno sentire sbagliata, anomala – come mi fu detto una volta. E c’è sempre un momento in cui finisci per crederci. Ti convinci di essere troppo fuori dalle righe.
Ma quali righe, poi?
Quelle della falsità mascherata da normalità?
E quando si arriva al vicolo più buio, restano solo due strade: o riversi tutta questa rabbia sugli altri e diventi figlia della vendetta, o trovi la forza da sola, fai pace con i tuoi demoni e, piano piano, ti rialzi.
Ma quanto è dura, questa salita.
Soltanto le Miss Fallaci lo sanno.
Perché a quel punto non hai più amore da dare, fatichi a trovarlo per te stessa, mentre i soliti vampiri pigri continuano a importunarti. Perché, in fondo, il tuo amore non ricambiato fa comodo.
È forse questa la fragilità scambiata per debolezza?
Pensatela pure come vi pare.
Ma sappiate che non esiste Donna più forte di colei che porta sulle spalle il peso della propria autenticità, sapendo che potrebbe costarle tutto: la solitudine come unica compagna, la maternità come sogno irraggiungibile, la certezza di dover sempre contare solo su se stessa. Una Donna che non chiede, non mendica, non si piega.
Così ha fatto Oriana.
Una donna che non ha mai chiesto il permesso di esistere. Non ha mai abbassato lo sguardo, nemmeno davanti ai potenti, nemmeno quando sapeva che le sue parole sarebbero state scomode. Una donna che ha vissuto e scritto con la stessa intensità con cui ha amato e combattuto.
Oriana era tempesta e fuoco, una ribelle che non si è mai lasciata addomesticare. Non ha cercato di piacere, ma di essere vera. E in un mondo che preferisce le donne docili e silenziose, essere una donna vera è già una rivoluzione.
– Valentina –